giovedì 21 gennaio 2010

Giornali, internet e gli addormentati tecnologici


Salve a tutti,
con questo blog, che spero voi troviate interessante, cercheremo di capire come giornalismo e nuove tecnologie si contaminano e si modificano a vicenda. Partiamo da un dato incontrovertibile. Cari editori, di qualsiasi natura, cari giornalisti, di qualsiasi parrocchia, cari direttori, di qualsiasi estrazione, o vi attaccate al treno della rivoluzione digitale o farete presto parte del passato. Prendiamo le notizie solo di oggi.
Usa: Apple e il suo nume Steve Jobs scommettono su un affarino che ora molti guardano con un sorrisetto ironico, iTablet. Piccolo, comodo, basterà scaricare un libro o un video o una canzone.
Sempre Usa. YouTube lancia il servizio di videonoleggio. Le case di produzione e di distribuzione di film potranno offrire i loro servizi tramite il sito di proprietà di Google.
E infine Milano. Secondo alcuni dati ormai più di un quarto di tutti i ricavi delle case discografiche proviene dai canali digitali e il fatturato dell'online ha raggiunto i 4,2 miliardi di dollari, un incremento del 12 per cento. Alla faccia della crisi.
E questo solo nell'ultimo anno. E in Italia ancora ci si arrovella con la carta stampata, la tv tradizionale e le polemiche sulla pirateria musicale.

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